Il fast fashion produce a ritmi insostenibili, abbassando i costi attraverso materiali di scarsa qualità e manodopera sottopagata.Il risultato è un’enorme quantità di prodotti usa e getta che si rompono dopo pochi utilizzi e finiscono in discarica.
Emissioni globali di CO₂
La moda veloce è responsabile del 10 % delle emissioni globali di CO₂, una quota superiore a quella combinata dei trasporti aerei e marittimi.
Acetato sprecato
Il settore degli occhiali spreca fino al 75 % dell’acetato durante la produzione, secondo il network Common Objective: un dato che evidenzia quanto materiale vada perso prima ancora di arrivare al consumatore.
Microplastiche Marine
Il Fast Fashion consuma 141 miliardi di metri cubi di acqua all’anno e contribuisce al 35 % delle microplastiche marine, con un impatto ambientale devastante.
La nostra visione: Slow Fashion
Per noi la moda non è mai un bene da consumare velocemente.
Crediamo che un occhiale debba durare nel tempo, proteggere e raccontare uno stile personale senza seguire le logiche dell’usa e getta.
Scegliamo materiali innovativi come bioacetati e titanio, lavorazioni artigianali italiane e packaging eco-compatibile.
Non si tratta solo di qualità estetica, ma di un approccio che riduce sprechi e valorizza il lavoro di chi produce.
Moda Circolare
La moda non deve generare rifiuti, ma valore che ritorna.
Per questo adottiamo principi di moda circolare:
- Creare prodotti che durano negli anni.
- Offrire assistenza post-vendita e sostituzioni di parti usurate.
- Pensare l’occhiale come un accessorio da tramandare, non da buttare.
Secondo LifeGate, il 70% dei giovani europei acquista capi di seconda mano come forma di consumo circolare.
Questa mentalità ispira anche il nostro lavoro: produrre meno, ma meglio.
